La cantante non ci sta e si scaglia contro la cattiva comunicazione creata intorno al caso di Carol Maltesi, la pornostar uccisa e fatta a pezzi da un uomo.
Elodie è famosa per non mandarle a dire e scrive ancora una volta la sua opinione su un fatto di cronaca molto grave, ovvero l’omicidio brutale di Carol Maltesi, la donna fatta a pezzi da Davide Fontana che l’ha tenuta nascosta per mesi nel suo appartamento.
Un caso di cronaca che sconvolge ma che su molti giornali viene raccontato per quello che non è. Elodie non ci sta e lo dice, in una stories scritta su Instagram, in cui accusa le testate giornalistiche di confondere vittima e carnefice in questa storia.
Lo sfogo di Elodie
Elodie è ferma e sicura nelle sue parole, sa bene chi attaccare e non ha paura di farlo. Ecco cosa ha scritto, cercando di far passare il messaggio che non è certo stata colpa del lavoro di Carol se le è successa una cosa simile, anzi la colpa è solo del carnefice:
“Tutti i giornali parlano di Carol Maltesi come della pornostar uccisa, e poi aggiungono: si era iscritta a OnlyFans per necessità . A causa del Covid, aveva un figlio, voleva lasciare il porno. Quasi per assolverla. Quasi che fosse lei l’imputata e non un uomo che l’ha uccisa e fatta a pezzi. Quasi che la causa di quell’uccisione tanto brutale fosse il lavoro che faceva, e non la violenza patriarcale che diventa cieca e si acuisce quando paga. Nessuno vende il corpo, i/le sex workers vendono una prestazione col proprio corpo. E se ci sembra diverso dagli altri mestieri è solo perché attribuiamo ad alcune parti un valore simbolico. Una sacralità . Una inviolabilità che le braccia, ad esempio, non hanno. Tutti i lavori sono una prestazione del proprio corpo e del proprio tempo in cambio di denaro. Se spogliamo il ragionamento da ogni veste morale. Se vogliamo essere contro il lavoro sessuale, dovremmo essere contro il lavoro, che non sarebbe poi così male“